Chiesa di Milano. L'edificio sorse nel 1466-90, su
progetto dell'architetto lombardo Guiniforte Solari, accanto a una cappella di
pianta rettangolare. A Guiniforte e ai suoi figli, architetti, scultori e
decoratori, sono attribuibili con certezza il corpo longitudinale e le navate
del transetto, progettati secondo la più pura tradizione lombarda: gli
elementi strutturali ancora vicini a quelli caratteristici del gotico (pilastri
a fascio, archi a sesto acuto) scandiscono spazi già rinascimentali per
l'equilibrato gioco dei volumi e si alternano a vaste superfici piene in cotto.
Nel 1492 fu aggiunta la splendida tribuna absidale, attribuita forse
erroneamente a Bramante (la critica recente tende ad ascriverne il progetto a un
gruppo di maestranze lombarde chiamate gli "anonimi sforzeschi"). La chiesa
è costituita da due organismi nettamente distinti: un corpo anteriore e
la retrostante tribuna. La facciata, a capanna, è ripartita in cinque
settori che corrispondono alle tre navate e alle due fasce di cappelle laterali.
Al centro si apre il portale marmoreo (1488-90), generalmente attribuito a
Bramante. Nella tribuna, di base cubica, si immettono lateralmente le tre absidi
semicircolari. Essa è sovrastata da un tiburio a 16 lati con due ordini,
separati da una balaustra; nell'ordine inferiore di bifore predomina la
superficie piena, mentre il superiore si risolve in un loggiato posto su colonne
binate: si realizza così un progressivo alleggerimento della costruzione
verso l'alto e, con esso, un effetto di dinamicità. Tutta la costruzione
è in mattone. La parte absidale presenta una spazialità di chiara
impostazione cinquecentesca: uno sviluppo di volumi ampi inondati di luce. Dalla
tribuna si arriva al chiostrino porticato, attribuito dalla tradizione a
Bramante, che dà accesso alla Sacrestia Vecchia, sorta nel 1499 e
restaurata nel 1982. Il refettorio del convento annesso alla chiesa ospita il
celebre affresco di Leonardo raffigurante l'
Ultima Cena (1495-97).
La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano